Inizialmente l’autore cerca di delineare, quanto meglio possibile la situazione svedese e le posizioni della SAC.
Il rapporto tra sindacalismo e anarchismo in Svezia si presenta nel medesimo tempo articolato ed interessante.
La SAC è un'organizzazione rivoluzionaria con un solo obiettivo: l'abolizione del sistema salariale.
In questa organizzazione gli anarchici sono necessari come individui, ma l'anarchismo, come tendenza specifica, non lo è.
Il sindacalismo rivoluzionario può essere completamente autosufficiente. Al contrario, se la SAC fosse nelle mani di una forza politica precisa, fosse pur essa l'anarchismo, sarebbe destinata a immediata condanna.
Ma se il sindacalismo è sufficiente per la realizzazione del controllo operaio e dell'autogestione, una rivoluzione sociale che coinvolge tutti gli aspetti dell'esistenza può essere considerata solo nel più vasto ambito dell'anarchismo.
Quindi il ruolo di un anarchico consiste nel fare propaganda tra i lavoratori, indipendentemente dalla loro appartenenza al sindacato, ma non, per ovvie ragioni di coerenza, nel controllare l'organizzazione sindacale.