13 febbraio 2020, Milano, Spazio B**K
Anarchia come organizzazione: un omaggio a Colin Ward
«Una società anarchica, una società che si organizza senza autorità, esiste da sempre, come un seme sotto la neve, sepolta sotto il peso dello Stato e della burocrazia, del capitalismo e dei suoi sprechi, del privilegio e delle sue ingiustizie, del nazionalismo e delle sue lealtà suicide, delle religioni e delle loro superstizioni e separazioni».
A dieci anni dalla scomparsa di Colin Ward, la sua visione di un anarchismo “rispettabile”, di un anarchismo come soluzione organizzativa possibile alla decadenza incessante delle società del dominio, ci interroga proficuamente in vari ambiti della vita sociale. L’idea che sia sbagliato attendere un mondo nuovo senza cominciare a costruirlo fin da subito, capovolge la postura tradizionale di chi si ponga in un atteggiamento di cambiamento dell’esistente. Molti di questi “semi sotto la neve” ce li ha indicati Colin Ward e costituiscono tutt’oggi un insieme di sfide per chi propende per una soluzione antiautoritaria dei vari problemi che la vita quotidiana ci impone. Questo anarchismo «non è un programma di mutamenti politici, ma un atto di autodeterminazione sociale».
Dialogheranno attorno a questa visione, si confronteranno sulle pratiche possibili, in vari ambiti (come abitazione e città, lavoro, educazione, ambiente, organizzazione sociale, ecc.), Goffredo Fofi, Giacomo Borella, Maurizio Giannangeli e Francesco Codello, stimolati dalle domande di Andrea Breda a partire da “Che prospettive ci sono di accrescere il tasso di anarchismo nella società contemporanea?”.
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13/02/2020